mercoledì 17 giugno 2015

L'importanza della copertura del suolo



Se guardiamo alla Natura, non vi è luogo fertile senza una adeguata copertura del suolo. Nei boschi e nelle foreste c'è sempre una lettiera di foglie e nelle praterie l'erba ricopre ogni centimetro di terra.
Come mai? E' un caso? Chi conosce la Natura sa che nulla è lasciato al caso.
Perché quindi questa copertura è così importante?

La copertura del suolo è importante per svariati motivi, basta pensare a cosa succede quando su di un terreno non cresce più nulla: il terreno si crepa e si secca sotto i raggi battenti del sole, e quando piove a dirotto il terreno viene dilavato e portato via con conseguenti frane e smottamenti.
Potremmo arrivare quindi a considerare le piante come un vero e proprio strato protettivo, come una specie di pelle o rivestimento che protegge il suolo da quasi tutti i fenomeni esterni che potrebbero risultare dannosi.
Ma quali sono queste insidie a cui è sottoposto il suolo? Da che cosa deve essere protetto?




1) L'ESPOSIZIONE AI RAGGI SOLARI

  • I raggi del sole fanno evaporare rapidamente l'acqua contenuta nel suolo rendendolo secco e sterile.
  • L'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) uccide molti batteri e microrganismi coinvolti nei processi di fertilità del suolo.


2) LA PIOGGIA BATTENTE

  • La pioggia è la principale responsabile dei fenomeni di dilavamento e smottamento. I terreni privi di vegetazione o copertura vanno più incontro a questi problemi.
  • L'acqua che non viene assorbita dal suolo porta via con se le sostanze nutritive presenti in superficie, impoverendolo.

3) IL VENTO

  • Il vento erode lentamente il suolo, asportando granelli di sabbia e polvere.
  • Il soffio costante del vento contribuisce a prosciugare l'umidità del suolo, rendendolo secco e arido.


Cosa possiamo fare noi quindi per ricreare le condizioni adatte affinché il nostro terreno sia protetto nello stesso modo che avviene in natura? Potremmo lasciare che erba ed alberi crescano indisturbati, ma questo non sempre è possibile quando l'uomo interviene in qualsiasi maniera sul paesaggio. Inoltre va tenuto conto del fatto che non tutto il cibo coltivato dall'uomo tollera la competizione con le piante selvatiche, e questo potrebbe essere un ostacolo di non poco conto per chi si accinge a realizzare un piccolo eden.



Fortunatamente esistono molti altri modi del tutto naturali per ottenere lo stesso tipo di protezione, oltre a garantire anche numerosi vantaggi per la piante che l'uomo sceglie di coltivare.
Questa copertura del suolo artificiale viene chiamata in gergo "pacciamatura", e può essere di diverso tipo:


  • di paglia
  • di materiale legnoso (corteccia, trucioli, cippato)
  • sfalcio d'erba
  • lettiera di foglie
  • copertura verde o "viva"


Esistono anche pacciamature fatte con teli di plastica oppure ad esempio fatte con carta, cartone, tessuti, peli di animali e piume.
Attenendoci allo spirito del blog, questi ultimi tre tipi sono da me sconsigliati, quindi non li approfondirò in questo blog.
Il motivo è che il classico telo di plastica nero non lascia respirare il terreno ed in più tende a riscaldarlo troppo, con tutti i problemi che ne derivano. Mentre carta, cartone e tessuti possono contenere sostanze chimiche come colle ed inchiostri che è bene non mettere a contatto con il terreno.
Per quanto riguarda i peli e le piume degli animali, bisognerebbe tosare un'intero gregge di pecore o strappare le piume ad un intero allevamento di anatre per avere il materiale necessario a coprire un'appezzamento di terreno, senza contare il fatto che dopo qualche tempo la pacciamatura andrebbe rinnovata. Quindi mi sembra poco intelligente e applicabile solo se si possiede un'azienda agricola o grandi allevamenti di animali (ma comunque sia noi siamo contrari a queste cose, giusto?).

Oltre ad offrire protezione, la pacciamatura consente di:

1) RIDURRE IL CONSUMO DI ACQUA
A tutti sarà capitato di spostare un mucchio di foglie secche in autunno e accorgersi che il terreno sottostante è ancora umido, nonostante siano passati giorni dall'ultima pioggia.
Allo stesso modo funziona la pacciamatura: essa consente di ridurre il numero e la frequenza delle irrigazioni, l'evaporazione è ridotta poiché i raggi del sole non raggiungono direttamente il suolo.

2) FORNIRE UN APPORTO DI HUMUS COSTANTE
La pacciamatura, se di materiale organico, si disgrega lentamente e i nutrienti di cui è composta finiscono nel terreno, arricchendolo. L'umidità più o meno costante fornita dalla pacciamatura favorisce la presenza dei lombrichi, che con il loro operato arricchiscono il terreno ed lo areano per mezzo dei cunicoli.

3) TENERE LONTANO LE ERBE INFESTANTI
L'erba non riesce ad attecchire se lo strato di pacciamatura è abbastanza spesso. Questo ci consente di coltivare le nostre piante senza dover tutte le volte sarchiare o strappare le erbe infestanti. Un notevole risparmio di tempo e fatica!

Naturalmente la pacciamatura presenta anche degli svantaggi, che variano molto a seconda del luogo e del clima in cui si sceglie di operare.
Ad esempio  in seguito a prolungate precipitazioni la pacciamatura può provocare marciumi assieme alla comparsa di muffe, funghi, alghe e muschi.
Di per se questo non rappresenta un problema in natura, ma molte delle piante coltivate dall'uomo temono questi tipi di ristagni d'umidità.
Un'altro effetto collaterale è l'aumento della presenza di lumache e limacce, che se non debitamente controllate potrebbero causare danni alle coltivazioni.

Ma nonostante questi piccoli inconvenienti, la copertura del suolo è e rimarrà sempre uno degli elementi fondamentali per la vita sul nostro pianeta. Senza di essa, questo pianeta non sarebbe nient'altro che un immenso deserto!


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